
Riceviamo e pubblichiamo la testimonianza di un grande tifoso, Stefano De Francesco (l'ospite fisso alla trasmissione locale "Grifo Stadium" di Tef Channel) in memoria di quel 30 ottobre 1977
Se permettete vi racconto anch’io una piccola storia, vissuta di persona. Era il 30 ottobre del 1977 e il Perugia affrontava la Juventus. Le due squadre erano prime in classifica. Era una giornata di pioggia terribile. Dopo qualche minuto della ripresa Renato Curi, si accascia al suolo. Viene portato fuori in barella. Sugli spalti nessuno pensa al peggio. Solo alla fine della partita, la terribile notizia inizia a viaggiare di bocca in bocca, Renatino è morto. Nessuno vuole crederci, ci accalchiamo alle inferriate che delimitano gli spogliatoi, sotto una pioggia battente. La conferma arriva ed è terribile, il nostro piccolo grande uomo non c’è più. Restiamo senza parole e mentre non sappiamo cosa fare, si avvicina il Presidente Franco D’Attoma che ci chiede se un paio di noi possono restare per dare una mano per aiutare gli addetti ad allestire la camera ardente. Restiamo in due, Mimmo Pucciarini ed io, in una notte tristissima. La mattina seguente alle 6, vediamo arrivare Michele Nappi che pochi anni dopo avrebbe giocato la finale di Coppa dei Campioni contro il Liverpool, con cornetto e cappuccino per noi. Poche parole :”ragazzi ho saputo che avete fatto la notte, vi ho portato la colazione“. Un altro calcio, altri uomini, altri valori.
Se avete 6 minuti, guardate questo video: è il nostro tributo all’eterno numero #8 in occasione del 43^ anniversario della morte di Renato Curi. DA BRIVIDI!!
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